Le regole molto restrittive sullesportazione di materiale bellico non stanno solo portando lindustria degli armamenti svizzera sullorlo del baratro, ma mettono anche a rischio la sicurezza del Paese. Le decisioni odierne del Consiglio degli Stati sulladeguamento della legge sul materiale bellico (LMB) rappresentano passi importanti dal punto di vista della politica di sicurezza. Se anche il Consiglio nazionale darà il suo consenso, queste modifiche permetteranno nuovamente lesportazione di armamenti verso Stati partner, rafforzeranno la fiducia nellaffi- dabilità della Svizzera e garantiranno le basi economiche per lindustria degli ar- mamenti. Ciò contribuirà anche a migliorare la sicurezza del nostro Paese, poiché senza unindustria bellica propria, la Svizzera non può mantenere a lungo ter- mine loperatività del proprio esercito. Il GLSE accoglie con favore queste modifi- che urgenti e necessarie alla LMB.

Dopo l’ultimo inasprimento delle regole sull’esportazione di materiale bellico nell’ottobre 2021, gli Stati partner europei hanno perso fiducia nella Svizzera come fornitore. Gli ordini da parte di questi Stati sono drasticamente diminuiti: una situazione tanto pericolosa quanto assurda, soprattutto alla luce del peggioramento del contesto della sicurezza e del conseguente marcato aumento delle spese militari. Paesi come Germania, Danimarca e Paesi Bassi rinunciano sistematicamente all’acquisto di materiale bellico dalla Svizzera. E questo per due motivi: ‘

  • Il cosiddetto «blocco NATO»: la Svizzera non può fornire materiale bellico a nes- suno Stato membro della NATO se anche solo uno di essi è coinvolto in un con- flitto (principio di difesa collettiva della NATO). Questo vale non solo per interi sistemi di armamento, ma anche per componenti e pezzi di ricambio.
  • Il divieto di riesportazione di materiale bellico: gli Stati europei della NATO ac- quistano e utilizzano sempre più spesso in comune i loro sistemi d’armamento. Di conseguenza, vogliono poterli scambiare liberamente (interchangeability). At- tualmente, questo scambio è impedito dal divieto di riesportazione svizzero.

Per l’industria svizzera degli armamenti, queste normative sono devastanti, poiché gli Stati della NATO rappresentano di gran lunga i clienti più importanti. Lo dimostrano chiaramente i dati relativi alle esportazioni degli ultimi due anni: nel 2023, l’84 percento e nel 2024 ad- dirittura il 92 percento delle esportazioni di armamenti svizzeri erano destinate a questi Stati. Le conseguenze stanno diventando sempre più evidenti. Le aziende sono costrette a delocalizzare all’estero in parte o totalmente la produzione e il know-how e a ridurre i posti di lavoro. Senza un adeguamento della legge sul materiale bellico (LMB), presto in Sviz- zera non esisterà più un’industria degli armamenti.

Il Consiglio degli Stati facilita le esportazioni di armamenti verso Stati partner

Il GLSE accoglie quindi con grande soddisfazione le decisioni odierne del Consiglio degli Stati. In concreto, è stato deciso di facilitare l’esportazione di materiale bellico verso gli Stati elencati in modo esaustivo nell’allegato 2 dell’ordinanza sul materiale bellico (OMB). Si tratta di Stati di diritto (principalmente membri della NATO) che hanno assunto gli stessi impegni internazionali della Svizzera per il controllo del commercio di armamenti. In fu- turo, l’esportazione verso questi Paesi dovrebbe essere generalmente consentita, anche se sono coinvolti in conflitti interni o esterni. Tuttavia, il Consiglio federale manterrà la com- petenza di negare l’autorizzazione all’esportazione qualora ciò si renda necessario per tute- lare gli interessi della politica estera o di sicurezza della Svizzera. Inoltre, il Consiglio degli Stati ha deciso che, in futuro, gli Stati inclusi nell’allegato 2 della OMB potranno riespor- tare a loro volta il materiale bellico acquistato dalla Svizzera senza necessitare del con- senso svizzero.

Con queste decisioni, il Consiglio degli Stati apre la strada all’eliminazione del cosiddetto «blocco NATO» e permette agli Stati partner europei l’auspicata «interchangeability». Il GLSE conta sul fatto che il Consiglio nazionale sosterrà questi adeguamenti della LMB nella sessione autunnale.

    Una decisione a favore della sicurezza della Svizzera

    Le decisioni del Consiglio degli Stati sono passi importanti per ripristinare la fiducia dei no- stri vicini nell’affidabilità della Svizzera. Sono una buona notizia per l’industria degli arma- menti in Svizzera e per la sicurezza del nostro Paese. Senza questi adeguamenti legislativi, l’industria degli armamenti locale non può sopravvivere economicamente. Questo mette a rischio la sicurezza della Svizzera, in quanto non ci saranno più aziende in grado di mante- nere operativi i sistemi dell’Esercito svizzero.

    A nome del Gruppo di lavoro Sicurezza ed economia La Co-Presidenza

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    Maja Riniker
    Presidente Consiglio nazionale Co-presidente GLSE Michael Götte Consigliere nazionale Co-presidente GLSE

    Charles Juillard Consigliere degli Stati Co-presidente GLSE